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Già record di iscritti stranieri per la Maratona di Roma 2011


La Maratona di Roma 2011, edizione numero 17, parla di grandi numeri. Mancano poco meno di tre mesi, l’evento si volgerà il 21 marzo, ma un record è già stato stabilito. Lo dicono i dati delle iscrizioni, che annunciano un nuovo primato per quanto riguarda le presenze di stranieri provenienti dall’estero.

Il riconoscimento della Iaaf (Road Race Gold Label) e la consistente promozione internazionale, inclusa quella effettuata insieme alle istituzioni a New York nel novembre scorso, hanno dato maggiore eco alla prova capitolina. Ma no solo questo. La magia di Roma ha colpito nel segno ancora una volta: una delle città più belle del mondo – per molti la più bella – certamente la più ricca di storia e di fascino. Per la maratona della capitale non è stato difficile raggiungere in pochi anni il primato a livello nazionale. Manifestazioni con più anni e anch’esse molto conosciute e apprezzate, sono passate alle spalle della Maratona di Roma, che è l’unica in Italia ad aver da tempo, e abbondantemente, superato i 10.000 iscritti. La sfida per i prossimi anni, dovrà essere quella di avvicinarle grandi maratone internazionali.

Per il 2011 c’è sicuramente aria di record, che intanto è già stato battuto per gli stranieri. Alla prova del 2010, anno che fece registrare il maggior numero di stranieri partecipanti ad un evento sportivo agonistico italiano, furono 6512 gli iscritti (15.346 totali, inclusi gli italiani): oggi, a tre mesi dell’evento, sono già 6534. Dato che in prospettiva potrebbe far superare quota 7000 stranieri alla chiusura delle iscrizioni (fissata al 7 marzo).

Il 21 marzo, dunque, arriveranno atleti da più di 80 Nazioni che correranno lungo le strade della città candidata ad ospitare i Giochi olimpici del 2020. Il dato esaltante di partecipanti stranieri vuol dire soprattutto incremento del turismo, e dell’indotto economico conseguente, in un periodo non proprio caldo per la Capitale: un contributo significativo proveniente dallo sport in un periodo di recessione globale.

Marco Ceste